16 gennaio, 2011

Valbelluna da conoscere: il complesso cinquecentesco di Crede


A circa 12 chilometri a Sud di Belluno, quasi ai piedi del Nevegàl (la pronuncia corretta vuole l'accento sull'ultima vocale), Col Toront, Col Visentin, sul lato settentrionale delle Prealpi Venete e, quindi, nella collina bellunese in sinistra Piave, al centro di 90 ettari di terreno agricolo e bosco, c'è il suggestivo complesso cinquecentesco di Crede, che fu anche residenza estiva del vescovo di Belluno Giulio Berlendis (19-11-1651, † 21-10-1693).
Il storico complesso, è composto da un corpo principale a tre piani, sulla cui destra si trovano quelle che erano le abitazioni e le stalle piccole degli abitanti di Crede (da notare che le costruzioni a schiera rispettano il declivio del terreno. Sulla sinistra dell'edificio centrale, invece, c'è l'ex stalla grande con fienile (tabià). Particolarmente interessante poi, sia dal punto di vista storico-culturale che architettonico, la presenza di una porcilaia - colombera dalle caratteristiche guglie.


Sempre sulla sinistra, ma esterna al complesso, la seicentesca cappella fatta erigere dal vescovo Berlendis e ampliata nel 1893 - secondo centeneraio della sua morte - dalla commissaria Berlendis (l'ente ecclesiastico civilmente riconosciuto che ne amministra il patrimonio per volontà testamentaria).

   

Nel 1982, la commissaria Berlendis affidò a don Gigetto De Bortoli l'incarico di pensare ad un nuovo utilizzo dell'importante struttura e dal 1985, dopo i necessari lavori di ristrutturazione e riattamento, Crede è la sede della Comunità Terapeutica "Fonte Viva" del CEIS di Belluno onlus.

   

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